Teleangectasia: che cos’è?
Teleangectasia: che cos’è? Quali sono le cause e i possibili rimedi? Cerchiamo di capirlo insieme dandone le informazioni generali.
Teleangectasia: che cos’è?
La teleangectasia consiste nella dilatazione dei vasi sanguigni, che diventano visibili a occhio nudo sulla pelle assumendo una colorazione che va dal rosso scuro al blu. Principalmente questi vasi dilatati si trovano nella parte inferiore del corpo umano (quindi nelle gambe), ma non è infrequente che possano apparire anche nella parte superiore.
Alla base della presenza della teleangectasia ci possono essere diversi fattori, ma quello maggiormente riscontrato è il fattore genetico-ereditario. Se dei nostri parenti, più o meno lontani nel tempo, presentavano questo problema è molto probabile che esso faccia la sua comparsa anche su di noi. Naturalmente, comunque, questa non è l’unica motivazione al suo proliferarsi.
Molto spesso, infatti, essa compare in seguito a un processo infiammatorio della pelle come, ad esempio, delle dermatosi, oppure come conseguenza diretta di alcune terapie ormonali.
Teleangectasia, un grave problema estetico
Come appare in modo evidente da quanto detto fino ad ora, la teleangectasia comporta un grave problema dal punto di vista estetico.
I vasi sanguigni dilatati e di colore rosso e blu, deturpano la pelle catalizzando l’attenzione di chi ci osserva dal di fuori e portando le persone a concentrarsi unicamente su questo inestetismo. In situazioni come la spiaggia o la piscina, il paziente affetto da questa patologia potrebbe provare sensazioni di inadeguatezza, di imbarazzo o, peggio ancora, di vergogna. Non va assolutamente sottovalutato il problema psicologico, quindi, che può bloccare o inibire la vita sociale del paziente.
Proprio per questo motivo, quindi, è bene rivolgersi a un chirurgo estetico per bloccare il processo, attenuarlo e, nella migliore delle ipotesi, eliminarlo definitivamente. Le terapie da seguire sono molte e si articolano in diversi ambiti, sia chirurgici che prettamente medici.
Si può iniziare con delle pomate specifiche da spalmare nella zona interessata, almeno nella fase iniziale. Queste pomate mirano a ridurre i vasi sanguigni in superfici, bloccando un processo degenerativo. La seconda ipotesi, che approfondiremo meglio in un secondo momento, consiste nella terapia sclerosante, un procedimento molto antico (era usato già dagli Egizi) ed estremamente efficace.