Mentoplastica, come prepararsi prima dell’intervento
Come ogni altro intervento estetico e chirurgico in generale, anche la mentoplastica prevede che il paziente segua determinate regole. Scopriamo assieme quindi quali sono per arrivare nel miglior modo possibile all’operazione chirurgica.
Mentoplastica, ecco cosa fare
La preparazione all’intervento di mentoplastica è una fase delicata e importante allo stesso tempo. Il paziente deve conoscere come deve comportarsi per far sì che l’operazione si svolga nel miglior modo possibile. Tutte le informazioni vengono comunque ribadite in più occasioni dal medico chirurgo, ma è bene comunque ricordarle in una stringata e rapida lista.
Il primo aspetto da tenere in considerazione è senza ombra di dubbio il fumo. Se la persona che decide di sottoporsi all’intervento di mentoplastica ha questo vizio è bene che lo interrompa completamente almeno quindici giorni prima del suddetto intervento estetico. L’interruzione del vizio del fumo è una prerogativa imprescindibile per la buona riuscita dell’operazione.
Al secondo punto c’è il divieto assoluto di utilizzare farmaci come l‘aspirina oppure i classici FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). Questi ultimi sono farmaci specifici che riducono i processi infiammatori in atto nel corpo umano ma che non appartengono ai cortisonici. Entrambi possono influire nella normale coagulazione del sangue e per questo vanno evitati.
Mentoplastica, quali esami vanno fatti
Prima di sottoporsi alla mentoplastica, oltre ad avere le accortezze che abbiamo appena sottolineato, è doveroso sottoporsi a diversi accertamenti clinici. In parole povere, il paziente deve fare tutta una serie di esami assolutamente necessaria per far avere al medico il quadro chiaro della sua situazione di salute.
Il primo esame, quello probabilmente che salta all’occhio per primo, è il classico elettrocardiogramma. Grazie ad esso il chirurgo può avere una chiara idea della situazione cardiaca del paziente. Di seguito si dovrà verificare a funzionalità epatica e la coagulazione. Ancora è bene controllare: azotemia, glicemia, emocromo con formula leucocitaria ed elettroliti plasmatici.
I suddetti esami vengono definiti anche ‘di routine’, proprio perché prima di sottoporsi alla mentoplastica devono essere svolti e bisogna avere dei risultati alla mano. Una volta acquisiti i risultati, il chirurgo plastico estetico potrà intervenire sui vari difetti inerenti al mento del paziente.