Macchie cutanee: il peeling chimico
Macchie cutanee: in cosa consiste il trattamento con il peeling chimico? Vediamolo assieme tramite questo articolo informativo.
Macchie cutanee: il peeling chimico
Il peeling chimico è un trattamento molto frequente al giorno d’oggi ed è usatissimo nella chirurgia estetica. Nella ‘lotta’ alle macchie cutanee si può agire in diversi modi: tramite dermoabrasione, crioterapia, radiofrequenza, trattamenti laser (ce ne sono diversi) e, appunto, peeling chimico. Ma in che modo esso migliora sensibilmente le macchie cutanee?
Questo particolare modo di agire accelera sensibilmente l’esfoliazione della cute. Il derma stesso si esfolia naturalmente ma con tempi chiaramente molto più lenti e compassati; il peeling chimico, tramite il sapiente utilizzo di sostanze chimiche, non fa altro che rendere molto più veloce questo processo.
Le macchie cutanee possono essere curate proprio in questo modo. L’esfoliazione della parte superficiale del derma stimola la produzione di altro collagene grazie all’azione dei fibroblasti: per questo motivo le macchie possono essere ‘aggredite’ e a poco a poco migliorate dalla chirurgia plastica. Solitamente esse, sia che si trovino sul volto che sulle mani, possono sparire quasi del tutto.
Macchie cutanee: i vari acidi del peeling chimico
Il peeling chimico può essere più o meno aggressivo per la pelle del paziente e ciò dipenderà dall’acido utilizzato durante il trattamento. Con il procedere della tecnologia, anche la medicina moderna ha necessariamente progredito verso nuove tecniche e metodologie. Al giorno d’oggi gli acidi più utilizzati sono l’acido glicolico e gli alfaidrossiacidi.
Gli alfaidrossiacidi si trovano in natura all’interno dei vari elementi e l’acido glicolico appartiene proprio a questa grande famiglia dato che è presente all’interno della canna da zucchero. Gli altri sono l’acido lattico, l’acido malico, l’acido citrico, l’acido tartarico e l’acido acetico. Essi sono presenti, rispettivamente, nel latte, nelle mele, negli agrumi, nell’uva acerba e nell’aceto.
L’acido glicolico è decisamente quello più utilizzato nella medicina estetica dato che presenta delle possibilità di rischio pari praticamente a zero. L’acido glicolico assolve alla perfezione il compito di stimolare i fibroblasti i quali, a loro volta, sono responsabili di una maggiore produzione di collagene. Questo comporta, di conseguenza, una migliore situazione della pelle che influisce anche sulle macchie cutanee.