Idrolipoclasia ultrasuonica, il trattamento
L’idrolipoclasia ultrasuonica è una trattamento importante per ridurre il grasso in eccesso. Ma come si svolge all’atto pratico?
Come si svolge la idrolipoclasia ultrasuonica
Il trattamento denominato idrolipoclasia ultrasuonica ha uno svolgimento molto semplice ma che necessita di una spiegazione. In un precedente articolo abbiamo visto che esso consiste nella ‘rottura’ delle cellule adipose, che si disintegrano in trigliceridi, grazie all’utilizzo di ultrasuoni di 3 Mhz. Questi ultrasuoni vengono emessi tramite un apparecchio elettronico.
Ecco come si svolge il trattamento. Prima di iniziare bisogna delimitare tramite una matita dermografica la zona che si desidera trattare, ossia quella in cui è maggiormente presente il tessuto adiposo. Una volta che si è compiuto questo passo, si devono prendere degli aghi molto sottili (l’ampiezza massima dovrà essere di 8 millimetri) e iniettare nell’area delimitata dalla matita dermografica una soluzione fisiologica e un gel conduttore.
Una volta fatto questo bisognerà regolare il timer dell’apparecchio elettronico e modulare la potenza in modo da portarla al massimo. Con il progredire della tecnologia la portata può arrivare anche a 5 Watt, una potenza davvero non indifferente e che sicuramente sarà molto efficace sul tessuto adiposo.
Fatto questo bisognerà passare e ripassare sia sulla parte interessata che sul controlaterale, per tutto il tempo necessario. Quando il timer sarà scattato, chi avrà provveduto al trattamento dovrà togliere il gel conduttore e disinfettare in maniera adeguata tutta la zona soggetta alla idrolipoclasia ultrasuonica.
Idrolipoclasia ultrasuonica, frequenza ed effetti collaterali
Gli effetti collaterali di questo trattamento utile a combattere il grasso sono davvero irrisori. Molto probabilmente, una volta terminato, si potrebbe avvertire un certo fastidio e un leggero ematoma: questo sarà dovuto soprattutto all’infiltrazione di liquido fisiologico avvenuta all’inizio.
Passiamo adesso alla frequenza. Ogni volta che ci si sottopone agli ultrasuoni bisognerà lasciare uno spazio tra una seduta e l’altra di almeno 20 giorni, per lasciare che il corpo umano elimini in modo del tutto naturale i trigliceridi. Dato che essi vengono purgati con le urine o tramite il fegato, sarà necessario attendere il tempo dovuto; se però, nel frattempo, ci si sottopone al drenaggio linfatico manuale, allora si potrà aspettare molto meno.