Gluteoplastica intervento: le protesi
Gluteoplastica intervento: vediamo in cosa consiste l’operazione chirurgica che prevede l’inserimento delle protesi.
Gluteoplastica intervento: le protesi
L’intervento di guteoplastica, come abbiamo già visto in articoli precedenti, si può compiere in due distinti modi. Il primo è il lipofilling, una tecnica che prevede l’asportazione del grasso dello stesso paziente da alcune aree (addome, fianchi, etc,) per poi re-inserirlo nella zona del fondoschiena. La seconda tecnica chirurgica è quella classica che prevede l’inserimento di protesi.
Questa seconda tecnica viene utilizzata, di norma, quando alcune zone ricche di tessuto adiposo come l’addome o i fianchi, non ne hanno abbastanza a disposizione. Ricordiamo, infatti, che la tecnica di lipofilling presenta l’inconveniente che il corpo umano tende a riassorbire naturalmente almeno il 30% del grasso re-inserito. Qualora quindi non ci fosse abbastanza tessuto adiposo, è bene intervenire nella gluteoplastica con le protesi.
Queste protesi sono pensate apposta per essere utilizzate in un’operazione del genere e, proprio per questa loro peculiarità, sono assai più resistenti di quelle inserite nella mastoplastica additiva. Il materiale di queste protesi è il silicone. Solitamente le aziende che producono questa particolare tipologia di protesi tendono a garantire il loro uso per almeno dieci anni; passato questo periodo di tempo sarà bene sostituirle con un’altra operazione chirurgica per evitare deformazioni o rotture.
Gluteoplastica intervento: l’iter chirurgico
L’iter chirurgico da seguire prevede due possibili alternative per il chirurgo plastico: il modus operandi di Gonzales o di De La Peña. Nella prima opzione, quella di Gonzales, il medico operante inserisce la protesi all’interno del muscolo grande gluteo, mentre in quella di De La Peña viene immessa poco più in basso della fascia che ricopre il muscolo. In entrambi i casi, comunque, si farà molta attenzione alle incisioni.
Queste verranno fatte, come è naturale, in zone nascoste del corpo per far sì che, una volta terminato l’intervento, esse non siano affatto visibili. Il taglio viene svolto dal chirurgo nella parte alta del fondoschiena, nel cosiddetto solco intergluteo.
Un ultimo aspetto da chiarire: le protesi fanno male al corpo umano? Assolutamente no. Diversi studi scientifici hanno dimostrato che le protesi non causano l’aumento di malattie auto-immuni, né problemi al tessuto connettivo.