Come agisce l’emulsiolipolisi
Come agisce l’emulsiolipolisi? Seguiamo passo passo qual è l’iter grazie al quale questo trattamento viene svolto in tutta sicurezza.
Emulsiolipolisi, i tre tempi
Il trattamento di emulsiolipolisi, come abbiamo già visto in un precedente articolo informativo, è una possibile soluzione, meno invasiva di altri metodi, all’annoso problema della cellulite. Con questo particolare modus operandi di aire, il chirurgo sottopone il paziente a un’azione più delicata, più soft, rispetto ad altre terapie.
L’emulsiolipolisi, nella sua variante ultrasonica (consigliata), viene trattata in 3 momenti diversi, ognuno estremamente importante per la riuscita del trattamento. In una prima fase, il medico chirurgo provvede a preparare prima e a iniettare poi il cocktail di farmaci, che prevede, al proprio interno, elementi come carnitina e fosfolipidi ipotalamici.
L’inserimento di questi farmaci provoca l’emulsione dei trigliceridi intradipocitari, in prima battuta, e, in seguito, il formarsi di grassi stabili. La carnitina inserita nel mix renderà più semplice il trasporto dei grassi appena formatisi nei mitocondri. Ovviamente verrà innestata nel mix anche della lidocaina per ridurre in maniera sensibile qualche lieve dolore che potrebbe fare capolino da un momento all’altro.
Questo, in prima battuta. Una volta che la soluzione sarà stata inserita nelle zone affette da cellulite, si potrà passare alla seconda fase del trattamento dell’emulsiolipolisi. In questo secondo momento bisognerà massaggiare in maniera piuttosto energica la zona interessata, in modo da favorire l’emulsione dei grassi.
In alcune varianti l’emulsiolipolisi potrebbe anche terminare in questa fase, ma, come abbiamo già accennato, stiamo esaminando quella ultrasonica che prevede una terza e decisiva fase: quella degli ultrasuoni, per l’appunto.
Per farlo basterà cospargere la zona interessata con del gel e poi sottoporlo ad una moderata frequenza. Chiaramente prima e dopo l’inserimento del gel bisognerà provvedere alla completa disinfezione della zona interessata, per evitare inutili problemi infiammatori.
Le sedute solitamente sono molto rade e ad esse si possono affiancare altre terapie importanti ma poco invasive come il drenaggio linfatico manuale. Anche i tempi di un simile trattamento sono piuttosto stretti e la procedura è estremamente semplificata: non sarà necessario, infatti, alcun regime di day hospital.