Biostimolazioni e peeling biostimolanti: di cosa si tratta? Quando sono indicati?
Il panorama dei prodotti biostimolanti è ricco di principi attivi rigeneranti e antiossidanti studiati per rispondere alle esigenze e alle problematiche della pelle del paziente. Con il passare degli anni la pelle del viso e del corpo perde elasticità, luminosità e tonicità. La biostimolazione si è dimostrata un valido alleato nel supportare la pelle nelle diverse fasi di vita. In medicina estetica sono stati elaborati dei protocolli biostimolanti a base di vitamine, acido ialuronico, aminoacidi, polinucleotidi, acido lipoico, minerali, elastina, acetilcisteina ecc…
E’ importante precisare che quando parliamo di biostimolazione ci riferiamo a tecniche iniettive e non iniettive. Tra le tecniche iniettive troviamo il PRP con plasma autologo, il lipofilling con grasso autologo, fili biostimolanti e le biostimolazioni eseguite con micro ponfi comunemente definite dai pazienti come “punturine”. Queste ultime possono variare nel mix di ingredienti sopra elencati, sempre secondo il parere del chirurgo plastico, che in base alle caratteristiche e alle necessità del quadro cutaneo del singolo paziente valuterà il protocollo biostimolante più adeguato.
Differenza tra filler e biostimolazione
Le biostimolazioni si distinguono principalmente dai filler da un aspetto; la biostimolazione non ha un effetto volumizzante. Fatta eccezione per il lipofilling, procedura che consente sia di rimpolpare che volumizzare alcune regioni del viso e del corpo conferendo un successivo effetto biostimolante sui tessuti interessati, questa duplice azione avviene grazie alle cellule staminali contenute nel grasso autologo. Il lipofilling è una procedura molto apprezzata nella chirurgia plastica ed estetica, viene spesso utilizzata dal chirurgo plastico nella liporistrutturazione del viso e del corpo.
I filler di acido ilaluronico o a base di idrossiapatite di calcio vengono invece utilizzati per altri scopi quali, il migliorare la polposità delle labbra, aumentare la proiezione del sopracciglio, definire la zona mandibolare, correggere piccole imperfezioni del naso (rinofiller). I filler a differenza dei prodotti biostimolanti, hanno un maggior peso molecolare, pertanto vengono utilizzati dal chirurgo plastico per correggere, volumizzare, definire o proiettare alcune regioni del viso o del corpo.
Le biostimolazioni nascono con un altro scopo, quello di rigenerare il collagene e l’elastina riattivando l’attività cellulare. Alcune formule appositamente studiate con una maggior vischiosità possono ridensificare la pelle grazie alla presenza dell’acido ialuronico più strutturato. La biostimolazione non “gonfia”o modifica l’aspetto morfologico del viso.
Le biostimolazioni a base di acido ialuronico si presentano spesso in un formato simile a quello dei filler volumizzanti, ma a differenza di questi, hanno un minor peso molecolare e pertanto si diffondono nel derma rigenerando i tessuti senza volumizzare la parte in cui vengono inoculati.
Le biostimolazioni iniettive sono utilizzate in diversi ambiti quali: modesta lassità cutanea, piccole rughe, pelle sottile e anelastica, pelle avvizzita, pelli stressate dal sole o da cattive abitudini. Le biostimolazioni spesso vengono consigliate per contrastare i primi segni di invecchiamento cutaneo della zona del collo, dell’interno coscia e delle braccia, ma vengono utilizzate anche per migliorare l’aspetto e la freschezza cutanea del dorso delle mani e dei genitali.
I protocolli di biostimolazione possono essere integrati dal chirurgo plastico come preparazione di supporto in alcuni quadri cutanei che necessitano una maggior idratazione ed elasticità in vista di un intervento di chirurgia plastica, o come mantenimento nel post-operatorio. Questo verrà valutato secondo le particolari necessità del paziente che si è sottoposto ad un intervento di chirurgia estetica, quale:
- Il lifting del viso
- Il lifting del collo
- Il lifting delle braccia
- Il lifting delle cosce
- La gluteoplastica
- La liposuzione
- Il body contouring
I peeling ad azione biostimolante
Nella famiglia delle biostimolazioni si sono dimostrati efficaci i peeling biostimolanti di ultima generazione come il PRX T33 o il PMP. Questi nuovi peeling biostimolanti svolgono un azione più profonda rispetto ai peeling tradizionali, riattivando il turnover cellulare dall’epidermide al derma donano un effetto ringiovanente ed illuminante alla pelle visibili già dalle prime sedute. Durante il consulto con il chirurgo plastico verrà consigliato il protocollo più adatto alle proprie esigenze per godere i benefici della biostimolazione sul lungo periodo.
Campo d’azione del peeling biostimolante:
- esiti cicatriziali post acneici,
- modesta lassità cutanea
- pori dilatati
- pelle ispessita o spenta
- piccole rughe
- discromie cutanee
- scarsa tonicità
- miglioramento della texture cutanea
Il peeling biostimolante è un trattamento di medicina estetica che non prevede l’uso di aghi ma di un massaggio speciale eseguito da mani capaci ed esperte. Gli ingredienti presenti nel peeling biostimolante prevedono l’utilizzo di acido tricloracetico TCA, che a seconda della formulazione può essere associato ad altri acidi quali: l’acido glicolico, l’acido malico, l’acido cogico, l’acido lattico, l’acido salicilico.
L’utilizzo del peeling biostimolante può variare nella formula e nel dosaggio in base alle specifiche problematiche del paziente, pertanto deve essere eseguito da personale altamente competente e in strutture adeguate. I peeling biostimolanti non son trattamenti da centro estetico, è raccomandato di rivolgersi al medico estetico e chirurgo plastico estetico.
I peeling biostimolanti possono essere associati a protocolli terapeutici integrati con radiofrequenza, carbossiterapia, biostimolazioni iniettive (acido ialuronico, polinucleotidi, vitamine ecc),ultrasuoni, elettroporazione, filler.
Il costo del peeling biostimolante verrà definito dopo un consulto e un attenta valutazione del chirurgo plastico che illustrerà al paziente il protocollo, la frequenza e in numero di sedute consigliato. Raccomandiamo di rivolgersi ad un chirurgo plastico altamente qualificato.
Crediti immagini: cookie_studio