La cavitazione ultrasonica
La cavitazione ultrasonica è un metodo molto utilizzato in medicina in alternativa alla sala operatoria. Approfondiamo l’argomento vedendone assieme l’operato e in cosa consiste.
La cavitazione ultrasonica
Se alcune zone del corpo non sono proprio il massimo dal punto di vista estetico e si vuole porre rimedio con un trattamento adeguato, la cavitazione ultrasonica può essere un buon compromesso. Ovviamente la cellulite o altri inestetismi possono essere curati in questo modo, con gli ultrasuoni, oppure possono essere ‘attaccati’ alla radice tramite un’operazione chirurgica come la liposuzione. Entrambi i metodi sono estremamente validi, starà al paziente, sotto consiglio del medico, sceglierne quello più adatto alla sua situazione.
Con la cavitazione ultrasonica il paziente si sottopone a degli ultrasuoni a bassa frequenza nelle zone interessate, quelle caratterizzate da cellulite e buccia d’arancia. Le frequenze ovviamente sono molto basse, stiamo parlando di 3 Mhz, ma sono abbastanza sufficienti per aggredire fortemente le cellule adipose.
Queste ultime, attaccate dagli ultrasuoni a 3 Mhz, si sfaldano, bombardate dal macchinario. Le cellule adipose, cioè il grasso, si sparpagliano nel corpo in maniera disordinata, per poi essere diligentemente smaltite dal fegato. Se poi ci si sottopone a un classico drenaggio linfatico manuale, il processo di smaltimento ne risulterà notevolmente accentuato. Questo drenaggio, infatti, evita che nel sistema linfatico ci siano le cosiddette zone di ristagno.
Come agisce la cavitazione ultrasonica
La cavitazione ultrasonica deve il suo nome (cavitazione) al formarsi di ‘bolle’ di gas o cavità gassose all’interno di un liquido. Naturalmente questo processo innestato dagli ultrasuoni a bassa frequenza deve essere rapportato al corpo umano, ed è per questo che è assolutamente lecito utilizzare un termine noto come ‘dermocavitazione’.
Il liquido di riferimento è naturalmente quello interstiziale nel derma e la cavitazione si forma lì, nei pressi degli adipociti. Queste ‘bolle’ o cavità gassose, urtano violentemente contro le cellule adipose e, come già detto, le infrangono grazie proprio agli ultrasuoni.
Per concludere, quindi, la cavitazione ultrasonica può essere un buon compromesso per chi ha il serio problema della cellulite ma, allo stesso tempo, non desidera sottoporsi (almeno per il momento) all’intervento di liposuzione.