Ricostruzione mammaria: immediata e differita
Ricostruzione mammaria: immediata e differita.
Ricostruzione mammaria: immediata
Il modo di procedere del chirurgo plastico in quanto a ricostruzione mammaria può avvenire in due differenti metodi: può essere immediata oppure differita. Partiamo col primo caso, ossia quella immediata, che dovrà essere seguita dal chirurgo plastico e dall’oncologo assieme. Essa avviene, infatti, in maniera contestuale rispetto all’asportazione del tumore e presenta l’inserimento di una protesi al di sotto del muscolo gran pettorale, in una posizione più bassa rispetto al muscolo serrato e al retto addominale.
Ricostruzione mammaria: differita
Il metodo differito si utilizza una volta che il mantello cutaneo è stato sensibilmente diminuito. L’iter chirurgico è lungo e complesso e si articola in più fasi, ognuna nettamente distinta dall’altra. La prima è contestuale alla mastectomia e prevede l’inserimento di una protesi specifica, chiamata espansore mammario. In cosa consiste?
Questo espansore mammario non è altro che una sorta di ‘palloncino’ costruito in silicone, che verrà gradualmente riempito nei mesi seguenti. In questo modo, infatti, i tessuti della mammella residua verranno allargati e, una volta fatto, si provvederà alla sostituzione con una protesi definitiva.
A tale proposito, il medico chirurgo dovrà fare attenzione ai volumi finali. Una mammella in espansione dovrà avere il 30% di volume in più rispetto a quello della mammella sana. Perché solitamente si agisce in questo modo?
Si mantiene di solito questo eccesso mammario per almeno 6 mesi al fine di contrastare l’elasticità dei tessuti. Questi, infatti, tenderebbero nel tempo a contrarsi e a riportare la mammella ricostruita al volume che era in origine. Il tempo del volume maggiorato, quindi, sarà di sei mesi: una volta che questo periodo sarà passato, il chirurgo plastico provvederà all’inserimento della protesi.
A questo punto, il compito del medico sarà quello di conferire alla mammella un aspetto assolutamente naturale, per farla assomigliare il più possibile all’altra. Contestualmente, quindi, potrà essere necessario un intervento di mastopessi. Il paziente, però, non dovrà avere aspettative irrealistiche: una mammella ricostruita artificialmente potrà essere simile, ma non identica all’altra. Avere aspettative realistiche, invece, eviterà di incorrere in inutili delusioni e di essere felici per il risultato.